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Audiofilia

L'audiofilia è un disturbo mentale, simile ad altre patologie come il distrohopping e il ricing cronico, che rende le persone spaventate dall'audio di bassa o normale qualità. Gli audiofili temono la compressione lossy e quindi danneggiano la società sprecando spazio di archiviazione. L'audiofilia, similmente ad esempio al business delle tastiere meccaniche, è l'astrologia della tecnologia, è un business inventato arbitrariamente che crea un bisogno artificiale che spinge le persone a voler acquistare cavi placcati in oro e roba simile nella convinzione che ciò renderà la loro vita più felice, perpetuando il consumismo e il capitalismo.

Inoltre, molti cosiddetti "audiofili" hanno una scarsa conoscenza dell'ambito informatico e pertanto sono ciecamente spaventati dalla conversione in digitale, dato che si tratta di qualcosa a loro sconosciuto. La paura dell'ignoto è un tema ricorrente nella storia dell'uomo, e risulta quasi sempre in comportamenti irrazionali, a volte anche pericolosi e deprecabili. Quando si tratta di popoli si parla di xenofobia, quando si parla di audio è banale ignoranza. In alcuni circoli audiofili la parola "digitale" è fondamentalmente bandita e guai a pronunciarla. E' quasi il comportamento di una setta, una forma di "occultismo" tecnologico in cui sono presenti tabù impronunciabili. Provare a spiegare altrimenti è come parlare al muro. Pertanto tendono a preferire il vinile al CD, dimostrando immensa ignoranza e stupidità.

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